Testare i materiali in condizioni realistiche è essenziale per garantire durata, sicurezza e prestazioni. Gli standard ISO forniscono metodi riconosciuti a livello internazionale per valutare i materiali in modo coerente e accurato.
Per le schiume flessibili utilizzate nelle sedute e nei rivestimenti, una delle norme più importanti è la ISO 3385, che definisce un metodo di prova a fatica attraverso la compressione a carico costante.
CHE COS’È LA ISO 3385?
La norma ISO 3385 definisce un metodo standardizzato per valutare la perdita di spessore e di durezza di materiali cellulari morbidi e flessibili, come quelli utilizzati nei rivestimenti e nei sedili dei veicoli, in seguito a ripetute sollecitazioni meccaniche. Questo metodo è particolarmente importante per i materiali a base di lattice di gomma o poliuretano, che garantiscono una qualità costante e prestazioni a lungo termine nelle applicazioni portanti.
Sebbene la norma ISO 3385 aiuti a simulare l’usura che questi materiali potrebbero subire durante l’uso, i risultati non riflettono direttamente l’esatta durata di vita, ma sono invece utilizzati per confrontare i materiali in condizioni identiche.
ISO 3385 – SCOPO DEL TEST
Lo standard si applica sia ai campioni di dimensioni standard tagliati da blocchi di schiuma (slabstock) sia ai componenti stampati. Il test si concentra sulla valutazione del degrado causato da ripetute sollecitazioni meccaniche, simulando l’uso reale nel tempo.
Nota: la norma ISO 3385 non specifica i requisiti tecnici dettagliati per l’apparecchiatura di prova di fatica.
ISO 3385 – SPECIFICHE DEL CAMPIONE
Secondo la norma ISO 3385, il provino deve essere un parallelepipedo retto con dimensioni:
- 380 mm x 380 mm
- Spessore: 50 mm ± 2 mm
Previo accordo, il test può essere condotto anche su pezzi stampati di dimensioni diverse. Prima del test, il materiale deve essere:
- Invecchiato per 72 ore dopo la produzione
- Condizionato per almeno 16 ore a
- 23 °C / 50% di umidità relativa o
- 27 °C / 65% di umidità relativa
ISO 3385 – TRE FASI DI TEST
1. Misurazione iniziale: Spessore e durezza
Il test inizia con una valutazione iniziale del campione:
- Lo spessore è misurato sotto un precarico di 5 N
- L’indice di durezza all’indentazione è misurato al 40% di indentazione con un tempo di mantenimento di 30 secondi, secondo il metodo A della norma ISO 2439.
2. Prova di fatica: Carico costante
Il nucleo della norma ISO 3385 prevede 80.000 cicli di sollecitazione a carico costante:
- Il penetratore funziona a una frequenza di 70 ± 5 urti/min.
- Il campione deve essere più grande del penetratore ma più piccolo della piastra di supporto.
- Durante il test non deve essere superata una forza massima di 770 N.
- Il test può essere condotto in condizioni climatiche standard o controllate.
3. Misura finale: Spessore e durezza
Dopo la prova di fatica:
- Viene osservato un periodo di attesa di 10 ± 5 minuti.
- Lo spessore e la durezza di indentazione vengono rimisurati con il metodo A della norma ISO 2439.
- I risultati sono riportati come perdita percentuale di durezza e di spessore
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